La campagna di sensibilizzazione “La donazione di organi salva la vita” fa tappa a Colle Isarco

Nel 2022, 34 organi sono stati donati in Alto Adige, mentre lo stesso numero di organi è stato fornito ai pazienti altoatesini attraverso la rete internazionale di esperti "Eurotransplant".

Dal quotidiano “Alto Adige” del 17/11/2023

La maggior parte degli organi salvavita è stata trapiantata in strutture altamente specializzate in Austria. Tuttavia, ci sono ancora più di 40 altoatesini che aspettano da diversi anni un organo che restituisca loro la qualità della vita.

Le questioni relative alla donazione di organi sono spesso associate a tabù,tuttavia è molto importante prendere una decisione chiara a favore o contro durante la vita, anche per evitare di mettere i parenti più prossimi nella condizione di dover prendere una decisione in una situazione estrema. La donazione di organi avviene principalmente nei reparti di terapia intensiva. In Alto Adige, i pazienti gravemente feriti vengono portati principalmente all’ospedale provinciale di Bolzano, in quanto è l’unico luogo del Paese in cui vengono eseguiti determinati interventi. Si pensi, ad esempio, agli interventi che rientrano nel campo della neurochirurgia. È impressionante che nel 2022 in Alto Adige 21 pazienti siano deceduti per morte cerebrale e che 13 di loro abbiano donato i propri organi. Anche se non vengono effettuati trapianti in Alto Adige, la collaborazione e soprattutto l’integrazione in una rete consolidata con altri partner a nord e a sud del Brennero è indispensabile per i servizi medici altoatesini. Nel 2022, circa 40 altoatesini erano in lista d’attesa, 35 in attesa di un rene, tre di un fegato, un paziente di un pancreas e uno di un polmone.

Nella foto (da sinistra): Gustav Kofler, Presidente Associazione Altoatesina nefropatici Nierene, Marc Kaufmann (Medicina d'Urgenza dell'Ospedale di Bolzano), Gregorio Rungger (Neurologo dell'Ospedale di Brunico), Riccardo Barisonzo ed Elisabeth Morandell (entrambi medicin nefrologia all'Ospedale di Bolzano), Michael Prenner (ex Presidente del Transplant Sport Club), il chirurgo Benno Cardini di Innsbruck, Ulrich Seitz (conduttore della serata) e Raimund Hofer (testimonial).

Dal 2015 in Alto Adige è possibile dichiararsi favorevoli o contrari alla donazione di organi nell’ambito del rinnovo della carta d’identità. È inoltre possibile iscriversi in qualsiasi momento presso gli uffici anagrafe dei Comuni, presso l’associazione nazionale per la donazione volontaria di organi e tessuti AIDO, presso qualsiasi medico di famiglia o presso il distretto sanitario. La decisione di donare gli organi può quindi essere revocata in qualsiasi momento. In occasione della recente serata informativa di alto livello tenutasi nella sala comunale di Colle Isarco, alla quale sono stati invitati l’Associazione altoatesina nefropatici  „Nierene“ e il Comitato educativo di Colle Isarco, gli esperti coinvolti hanno illustrato gli ultimi sviluppi nell’assistenza alle persone prima, durante e dopo un trapianto. Oltre ai risultati clinici, in questo contesto sono stati affrontati anche gli aspetti etici e legali. Ulrich Seitz, in qualità di membro del consiglio di amministrazione di “Nierene”, ha moderato l’evento, al quale hanno partecipato noti medici altoatesini come il primario di medicina d’urgenza, Marc Kaufmann, il primario di neurologia dell’Ospedale di Brunico. Gregorio Rungger e Elisabeth Morandell, medico del reparto di nefrologia dell’ospedale di Bolzano. Da parte austriaca, Stephan Eschertzhuber e Benno Cardini, di origini altoatesine, hanno ispirato il numeroso pubblico, dove anche l’imprenditore Raimund Hofer, paziente affetto da questa patologia, ha parlato della sua nuova vita con un rene da donatore.

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