Con il cuore per altri cuori

Quest’anno la campagna per la raccolta fondi “Camminata d’Oro” è andata a favore di “CUORE DI BIMBO” di Bolzano

Dal quotidiano “Alto Adige” del 6/01/2023

Anche quest’anno l’iniziativa, la cosiddetta “Camminata d’oro”, che si svolge sempre nella Domenica d’oro di ogni anno, organizzata da ormai 24 anni dalle sezioni del Club Alpino Italiano di Appiano, Bronzolo, Bassa Atesina, Laives e Salorno, ha voluto lasciare un segno tangibile dell’impegno per il sociale con un progetto di solidarietà che vede ogni anno la raccolta di fondi per associazioni che, secondo le sezioni organizzatrici, meritano di essere aiutate per il loro impegno nel sociale.
Quest’anno alla XXIV. Edizione della Camminata d’Oro, la campagna per la raccolta fondi è andata a favore dei bambini con una malformazione cardiaca congenita e malattie cardiache, “CUORE DI BIMBO” di Bolzano.

La manifestazione che prevede appunto una “camminata” a piedi con partenza da Laives fino al Santuario di Pietralba e vede la partecipazione di soci delle varie sezioni CAI dell’Alto Adige e da nutrite partecipazioni da parte di soci delle sezioni SAT del Trentino, ha portato a raccogliere la somma di 665,00 €, che ieri sono stati consegnati al Presidente dell’associazione, da due rappresentanti delle 5 sezioni CAI organizzatrici, Roberta Rosan e Gianfranco Idini.

Il presidente dell’associazione Cuore di bimbo, Ulrich Seitz, entusiasta della cifra raccolta, dichiara che i fondi saranno destinati direttamente alle offerte terapeutiche per i giovani che hanno bisogno di servizi riabilitativi che purtroppo non vengono effettuati dal servizio sanitario pubblico.

Nella foto: Ulrich Seitz, Roberta Rosan e Gianfranco Idini

Ulrich Seitz ha sottolineato che in Alto Adige ci sono circa 13.000 persone con un difetto cardiaco congenito e che attualmente ci sono notevoli difficoltà soprattutto nelle situazioni in cui è necessaria l’assegno di cura. L’attesa della visita del team di valutazione è molto stressante, soprattutto quando uno dei genitori (di solito la madre) deve rinunciare al lavoro a causa del bisogno di assistenza del bambino. Questa è solo una delle esigenze attuali dei problemi più comuni al momento. Un’altra riguarda l’acuta carenza di personale specializzato per l’assistenza ai pazienti cardiopatici e per garantire che il passaggio dei malati cronici con difetti cardiaci congeniti dalla pediatria ad altre specialità sia seguito in modo coerente. Qui si tratta di rispettare le richieste dei giovani adulti. Questo ha a che fare con la dignità, ne è convinto Ulrich Seitz.

La tendenza a rilevare le cardiopatie congenite è rimasta alta in Alto Adige nel corso degli anni. Si registrano circa 70 nuovi casi all’anno, che, specialmente nella fase iniziale, devono tener conto di un’assistenza molto concentrata, da parte di tutti i caregivers, a causa di possibili problemi ad altri organi del corpo.

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