11.11.2022
Tre azioni speciali di cuore
C'è grande gioia presso l'associazione Cuore di bimbo Alto Adige, che sostiene gli interessi delle persone con un difetto cardiaco congenito. Attualmente in Alto Adige si contano circa 12.500 persone.
Per la maggior parte, soffrono per il resto della loro vita delle conseguenze dei disturbi sviluppati fin dalla nascita. In 3 diverse campagne sono state nuovamente incoraggiati i cittadini a fare una donazione per fornire un sostegno concreto a coloro che soffrono di gravi destini dovuti a problemi cardiologici complicati. “Queste manifestazioni di sensibilizzazione sono semplicemente indispensabili per noi”, afferma il presidente di Cuore di bimbo Ulrich Seitz.
Per esempio, gli studenti del Liceo delle Scienze Sociali di Bolzano, sotto l’energico coordinamento di Alexandra Unterkalmsteiner, in occasione del loro Ballo di Matura, l’Associazione Turistica del Renon con Monika Hellrigl come direttrice e Wolfgang Holzner del Parkhotel Holzner, rappresentato da Verena Wachter, in occasione delle serate cinematografiche estive a Stella di Renon per la buona causa, e infine il coro ChoryFeen di Gargazzone nell’ambito del concerto autunnale tenutosi qualche settimana fa, hanno dato segnali importanti.
L’obiettivo è quello di utilizzare i 4.500 euro raccolti per aiutare le famiglie altoatesine di bambini con un difetto cardiaco congenito. Le famiglie colpite sono spesso costrette a organizzare altre terapie continuative o misure di riabilitazione in aggiunta ai servizi sanitari finanziati dal settore pubblico, al fine di mantenere la vita quotidiana dei pazienti nel miglior modo possibile.
In questo contesto, il consiglio direttivo dell’associazione vorrebbe fornire maggiore sostegno alle famiglie altoatesine che devono assistere più di un bambino malato alla volta. Ulrich Seitz sta combattendo anche su altri fronti. Una questione che gli sta a cuore è il riorientamento del modello di assegno di cura in Alto Adige. Questo non è più attuale per molte patologie croniche. I tempi di attesa per una classificazione sono semplicemente inaccettabili (circa 10 mesi). Seitz vuole convincere i responsabili che l’autorità competente dovrebbe inviare solo un membro del personale ai richiedenti a causa delle liste d’attesa. Se l’autorità non rispetta la scadenza di 60 giorni, deve pagare immediatamente un importo per settimana o parte di essa direttamente ai richiedenti (a meno che il ritardo non sia causato dall’assicurato perché non rispetta gli appuntamenti, ecc.)
Questa è già la prassi all’estero. Se il settore pubblico segnala di essere sovraccarico, o se la valutazione non è stata effettuata entro 60 giorni, il servizio pubblico dovrebbe proporre agli assicurati tre valutatori indipendenti accreditati, tra i quali sceglierne uno. In tempi così difficili, in cui tante incertezze si affacciano sulle giovani famiglie o sulle persone con disabilità in particolare, dobbiamo puntare insieme alle migliori soluzioni rapide possibili, nel rispetto dei requisiti di legge, ma senza eccessivi ostacoli amministrativi, che molti richiedenti non possono affrontare da soli.
Da sinistra a destra: gli studenti del Liceo delle Scienze Sociali di Bolzano, la rappresentanza di cinema sotto le stelle sul Renon, con Monika Hellrigl e Verena Wachter e infine il coro ChoryFeen di Gargazzone
Dal quotidiano “Alto Adige” del 11/11/2022
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