Il numero dei disabili cresce dell’8% all’anno

Ulrich Seitz, recentemente confermato dal Consiglio Comunale di Bolzano nel suo incarico di referente del volontariato per le persone con disabilità, ha presentato al sindaco Renzo Caramaschi e all’assessore agli affari sociali Juri Andriollo una relazione aggiornata sulla situazione dei gruppi vulnerabili nella città di Bolzano nel contesto della pandemia di Corona.

Il numero di persone che vivono nella città di Bolzano con una disabilità, cioè un handicap permanente, aumenta ogni anno (di circa l’8%). In termini di dati, al 31.12.2020, risultano 7859 persone, di cui 3301 sotto i 60 anni, e 980 persone con una disabilità del 100% con indennità di accompagnamento nella città di Bolzano.

La pandemia purtroppo ha il potenziale di annullare la maggior parte degli sforzi di inclusione degli ultimi anni, dice Ulrich Seitz. Questo ci rende tristi.

Ora la situazione si è ulteriormente aggravata, anche nel comune di Bolzano, e soprattutto centinaia di persone colpite nella vita lavorativa non hanno potuto ricevere una formazione sufficiente durante il periodo della cassa integrazione o per motivi di formazione, prevista per il loro percorso occupazionale. In questo contesto si è rivelato necessario, cooperare concretamente con le associazioni dei datori di lavoro e con le scuole professionali nell’elaborazione di accordi specifici, con lo scopo di migliorare la posizione delle persone in questione.

Inoltre, ci sono state difficoltà organizzative negli ultimi mesi. Nelle fasi del “lockdown” in primavera 2020 e nel periodo natalizio, per esempio, i bisogni delle persone sorde non sono stati presi in considerazione nell’attuazione del requisito della maschera obbligatoria. E con le pareti di plexiglas alle casse dei supermercati o negli ambulatori dei medici, non si tiene ancora conto delle esigenze speciali delle persone in sedia a rotelle e dei ciechi.

Si aggiunge il fatto che a molti bambini disabili di Bolzano viene negata la partecipazione all’istruzione. Inoltre, in molti casi le famiglie interessate non ricevono un aiuto sufficiente per “l’istruzione a domicilio“. Un sondaggio del volontario Ulrich Seitz mostra anche che le donne e gli uomini con handicap a Bolzano sono significativamente più propensi a vivere da soli in una famiglia – la proporzione è quasi il 25% più alta per le donne e il 30% per gli uomini.

Seitz ritiene che il tasso di povertà tra le persone con disabilità sia allarmante. Con il 32,4%, gli uomini con handicap hanno una probabilità più che doppia di essere colpiti dalla povertà a Bolzano rispetto agli uomini senza handicap (14,6%). Vivono anche in povertà più spesso delle donne con menomazioni (28,1%).

Le persone con disabilità mentali e soprattutto psicologiche hanno indubbiamente bisogno di una struttura giornaliera fissa. Pertanto, la chiusura completa delle strutture comporta un enorme peso per i parenti.
Abbiamo numerosi casi nel comune di Bolzano in cui vediamo che i genitori ultraottantenni, che sono essi stessi gruppi a rischio, devono farsi carico dell’assistenza e a volte anche della cura dei loro figli adulti. Si tratta di una situazione inaccettabile, per la quale dobbiamo trovare una soluzione insieme ai servizi coinvolti, oltre che con volontari qualificati, sottolinea Ulrich Seitz, che in questo contesto è fiducioso che Bolzano possa fare passi importanti, anche perché ha già individuato alcune risorse per delle iniziative pratiche a riguardo.

Un’altra preoccupazione è l’attivazione di servizi igienici facilmente accessibili per le persone con disabilità nella zona della città. Attualmente, le persone che hanno bisogno di cure non possono di solito usare nessuno dei bagni standard per disabili. Hanno bisogno di un deposito per cambiare gli assorbenti per l’incontinenza. Spesso, per i parenti con un familiare gravemente menomato o anche per i gruppi ricreativi con giovani disabili, le escursioni terminano prematuramente perché l‘ausilio per l’incontinenza deve essere cambiato e non si vuole assistere la persona colpita su un pavimento freddo o umido di una toilette. Inoltre, ci vuole anche una certa forza fisica per sollevare qualcuno dalla sedia a rotelle.

Ulrich Seitz
21.02.2021

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